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L'importanza delle previsioni del tempo

14 gennaio 2019 | commenta

Anticipazione della prefazione all'uscita dei Quaderni dell'Orrore a cura di Lorenzo Mucchi e Goffredo Carbonelli, tratti dalle lezioni universitarie "Il potere della vittima - Il genere horror nell'epoca della psi(co)smesi", tenute alla Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di Firenze nel 2014.

 

La paura si è persa l'orrore. E' il panico?

Il potere della vittima non è l'antica pretesa del marchese De Sade di far amare il vizio.

E' evidente in molti autori la confusione e l'accettazione dell'indissolubilità della coppia libidine-crudeltà

L'identità di genere necessita il diverso.

Il racconto orrorifico aveva l'igiene mentale di spaventare i bambini e metterli a dormire. Era la fine della giornata al lume delle candele, la favola era rapporto intergenerazionale. La favola deve essere nuova conoscenza, non la ripetizione della fatalità dei miti dei Greci o dei Celti, ma l'opportunità della ritrascrizione della biografia della nonna, della madre, dell'adulto.
La scoperta di un pensiero nuovo sulla natura umana, cioè ipotizzare quello che la ricerca scientifica dovrà confermare, comincia con la curiosità indotta dalla favola del padre. L'ingresso nel sonno dei bambini deve avvenire per l'ingresso del narratore nella favola raccontata. Nessuna affermazione o ipotesi può essere fatta senza essere all'interno del sistema e influenzarlo.
Il genere letterario esiste per la potenza degli effetti della narrazione, più bravo sei a raccontare, maggiore è il raccapriccio superato, la paura spiegata, l'orrore irripetibile. La paura superata con la madre, la nonna, fantasmi svaniti e vinti.
V'è nella narrazione orrorifica lo smarrimento per l'irriperibilità dell'amore. La sofferenza, la mutilazione inflitta al corpo umano, non solo ribadiscono l'eterna convinzione che il torturatore è bestia feroce, ma si suggerisce il fallimento delle armi elettroniche per imprigionare nel giorno, alla luce della veglia, il disumano; come a dire: abbiamo una sola arma contro il mostro che si annida in noi ed è la ragione, ed essa fallisce.

 

[continua nei quaderni di prossima uscita]